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Vancheri: “Vittoria frutto del lavoro. I vivai sono fondamentali per tutto il movimento pallanotistico”

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Continuano ad arrivare buone notizie per l’Ortigia e per il suo settore giovanile che sta vivendo un momento d’oro, culminato nello storico scudetto Under 20, in attesa della Final Four Under 18 che scatterà tra pochi giorni. Per i colori biancoverdi è giunta ufficialmente ieri sera la convocazione nella Nazionale italiana Under 20 per Andrea Condemi, grande protagonista della vittoria dell’Ortigia nel campionato di categoria. Il CT azzurro, Alberto Angelini, lo ha infatti aggiunto ai giocatori già convocati per il raduno collegiale iniziato ieri a Savona e che proseguirà fino al 24 agosto. Con Andrea Condemi diventano sei i convocati in Nazionale, visto che il capitano biancoverde oggi si unirà al fratello Francesco, a Pippo Ferrero, Ciccio Cassia, Lorenzo Giribaldi e Federico Piccionetti. Un risultato incredibile che dimostra il grande sforzo compiuto dall’Ortigia per valorizzare il vivaio. Proprio del vivaio biancoverde ha parlato il presidente Valerio Vancheri.

“La vittoria di uno scudetto – afferma il presidente dell’Ortigia – non è mai casuale, è il frutto di un lavoro intenso e lungo, soprattutto nelle categorie giovanili, dove non si può improvvisare niente. Quello che ha realizzato l’Ortigia è il prodotto di tanto tempo ben speso e di scelte importanti. Un lavoro che affonda le sue radici almeno negli ultimi 4-5 anni. Produrre dal vivaio o accogliere nel vivaio giovani di caratura tale da poter contrastare potenze storiche dei settori giovanili come Savona, Posillipo, Florentia e altre, è il risultato di tanta costanza e tanto impegno. Questi ragazzi, al comando di Stefano Piccardo e Martino Abela, da più di un anno lavorano ininterrottamente anche con la prima squadra per ottenere questi traguardi. Vale lo stesso per l’Under 18, che tra pochi giorni giocherà una Final Four, per l’Under 16 che è arrivata a un passo dalla finale regionale, per le categorie di età inferiore che sono ai vertici in Sicilia. Questo dimostra che c’è un grande lavoro dietro e che soprattutto negli ultimi dieci anni si è molto investito sul vivaio”.

“Questa è un’ottima notizia anche per la prima squadra – continua Vancheri – , perché le società che lavorano sui vivai hanno garanzia di futuro e di potersi mantenere ai vertici anche senza dover necessariamente metter mano a un portafoglio che ormai è sempre più sottile e che porta i giocatori migliori verso quelle pochissime società in Italia che possono permetterselo”.

Un risultato, quello dell’Ortigia, che fa bene a tutto il movimento e non solo al club di via Paolo Caldarella, come spiega il presidente siracusano: “Vorrei sottolineare che c’è tanto già al livello dei bambini più piccoli (8-9 anni), abbiamo una categoria Under 12 importante, così come l’Under 14. I numeri tornano ad essere notevoli e questa è la base di un impegno serio. Ritengo inoltre che il lavoro sui vivai sia positivo non solo per la singola società, ma per l’intero movimento pallanotistico. L’Italia nella pallanuoto è una delle realtà più forti al mondo, siamo campioni del mondo in carica, ed è giusto che tutte le società lavorino con lo spirito giusto e con l’obiettivo di dare qualcosa all’intero movimento, per mantenere sempre l’Italia ai vertici mondiali di questo sport”.

Vancheri, infine, risponde a chi sottolinea che l’Ortigia che ha appena vinto il campionato Under 20 è formata in buona parte da atleti non direttamente provenienti dal suo vivaio: “Vorrei ricordare che si tratta di atleti che hanno scelto l’Ortigia e che con l’Ortigia sono riusciti a ottenere questi risultati. Ragazzi che da diversi anni ormai si allenano con noi, con Stefano Piccardo, con i nostri tecnici, e che hanno tratto giovamento dal lavoro fatto qui. Peraltro, non siamo i primi e non saremo gli ultimi in questo. Succede anche altrove, con la Canottieri Napoli, con il Posillipo stesso o con le liguri, come ad esempio il Recco che, con l’Under 18, ha raccolto quanto di meglio c’era in quella categoria nel proprio territorio. Succede con la Roma, con la Florentia, insomma accade ovunque. È normale che alcune rappresentative giovanili si compongano anche un po’ del meglio che una zona o addirittura una regione può offrire”.

“Anche questo è un aspetto positivo – conclude il presidente biancoverde – perché permette di far crescere l’intero movimento. Magari atleti relegati in società di secondo piano che non avrebbero potuto esprimersi a questi livelli, oggi vengono a disputare finali nazionali, la finale scudetto e magari a vincere il tricolore, oltre a giocarsi l’opportunità di entrare a far parte della nazionale di categoria, come dimostrano le convocazioni di Alberto Angelini”.